Aneddoti e riflessioni nel quotidiano mio e del mio alter ego a:

Revolutionäre Gedanken und Design Innovationen
Schöneberger Straße 5
10963 Berlin

Eravamo , ora siamo qui.
I trasferimenti comportano scatoloni e disordine, ma anche nuove idee.

Wake up!
.Dubh.'s photos See .Dubh.'s photos!

Un gradito omaggio dal caro Tato

Un altro omaggio, sempre dal Tato

So stay awake
Why the hell should I stay awake?

I looked your wall
Saw that old passport photograph
I look like I've just jumped the Berlin Wall
Berlin I love you
I'm starting to fade...

The one who follows me

Bad Chic People
Albert Speer
A Chic wishlist
Cuffiette nuove per l'iPod
L' insalatiera trasparente Ikea
Lo spremiagrumi di P. Starck



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Questo blog è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. Non credo serva a molto e dubito che a qualcuno interessi scopiazzare i miei posts, ma non si sa mai, c'è gente strana in giro.

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samedi, mai 24, 2003

in metropolitana
poveri che cercavano cibo
poliziotti che glielo buttavano via
e gaëtan che si sdoppiava
erano due ragazzotti sullo stile di gaëtan...
2 alprezzo di uno.
in metropolitana.
insieme a una trentina di sudamericani,
qualche cinese e un sacco di bambini poveri
e poi c'era il duomo di san lorenzo con i portici
e sotto c'eravamo noi
e poi un amico che insisteva: sono gay, sono gay! fammi parlare con gaëtan!
perchè?
le porte della metropolitana tutte colorate, con gli alberi
saltavamo per non pagare il biglietto della metropolitana
dei bambini poveri neri si infilavano dai motori dei vagoni per non prendere freddo
luci soffuse in san lorenzo new yorkese mentre qualcuno suonava la chitarra
new yok era così terribilmente calda e povera
i panini che finivano nei cestini di spazzatura con il sesamo
e i poveri che mangiavano uva.

io andavo in giro per la stazione con gaëtan.
gli ho chiesto:
perchè è uscito dalla torre per morire in stazione?
e lui mi ha guardata.
quello sguardo sembrava vero.
tu mi dici di non dirtelo, ma io te lo dico lo stesso.
scrivi di china.
parla dell'eternità e dei poveri.
e io ti seguirò sulla torre.
chissà se i ricordi si fondono.

mercredi, mai 14, 2003

Alla fine son tornata Giornate passate tra francesismi, acid jazz, porto antico (ho trovato un matto che mi ha promesso che appena avrà trovato un lavoro mi sposerà peccato che non mi rivedrà mai più )...focaccia al formaggio, mare, tours sugli autobus che fanno i lungo mare, gite a milano, interrogazione di storia dell'arte...
Nel frattempo il berlusca si rimbocca le maniche per avviare il suo progetto ''più dittatura democratica'', gli Zebda cantano ''l'erreur est humaine'', Luca Sofri si è tagliato i capelli (taglio estivo ), a giugno parteciperò per la prima volta ad un referendum e dopo anni mi sono un po' (pochino) abbronzata.
Amèn.

dimanche, mai 04, 2003

e io nella mia infinita ignoranza, non sapevo (più che altro non ci ho pensato) ci fosse un film tratto dal magnifico, splendido, illustre ''la montagna incantata'' Non so se devo vederlo o se mi rovinerebbe tutti i personaggi che mi son creata nella mente...il mio Castorp lo so, basterebbe una ricerca su internet per saperne di più, ma non ce la fo mica, non ho il coraggio

samedi, mai 03, 2003

La perla trovata di Wittgenstein (il blog di Luca Sofri)
''E la sua faccia sovrapporla a quella di chissà chi altroRicevo e condivido la seguente domanda: ma è possibile che non solo non prendano Saddam, ma nemmeno un suo straccio di sosia? Pareva ce ne fossero decine. Dove sono finiti? Nemmeno uno che gli somiglia, si trova? Vedo già i titoli: "Preso uno che da dietro pare Saddam''

vendredi, mai 02, 2003

Da Wittgenstein: '' 30 aprile. Panico, terrore, raccapriccio! Non so se sono perseguibile, ho appena comprato lo yò-yò assassino per tre euro e mezzo (sono un giornalista, devo documentarmi sui fenomeni sociali, mi sono detto dopo aver visto uscire dal negozio una frotta di ragazzini che mulinavano yò-yò di tutti i colori): è bellissimo, fa anche una lucetta. Se Wittgenstein non torna dopo il ponte del primomaggio, mandate un'ambulanza''

jeudi, mai 01, 2003

E' sempre utile stare la notte al buio, il jazz nelle orecchie e i pensieri che scorrono liberi. Utile per tutti, utile anche per chi scrive abitualmente. Sembra che in mezzo alle note vivano i personaggi, ballando,volteggiando, gicando tra una nota e l'altra, nell'attesa che lo scrittore trovi qualcosa da fare per loro. Loro si divertono tra un colpo di charleston e una scala di sax tenore, mentre lo scrittore si arrovella per far fare qualcosa di interessante a quei tipetti che nel frattempo se la spassano, liberi da tragedie, dolori e problemi. A volte non mi dispiacerebbe fare cambio, volare sulla note di una scala blues: una scala resa per l'occasione materiale, sulla quale ballare con un bicchiere di whiskey in mano e la luce soffusa intorno, senza pubblico. Poi scendere la scala, con addosso un vestito da sera anni 30, prendere il sax ed unirsi alla musica, diventando un tutt'uno con essa...