Al tempo di Zoot...

...e lui si siede sul divano letto, compagno di innumerevoli notti insonni e solitarie. Appoggia i gomiti sulle gambe, guarda lo strato di polvere che assedia il tappeto lì davanti, pensa brevemente a quello che gli ha dato la vita. ''Dio,che fallimento totale''. Si accende una sigaretta,lancia uno sguardo al sax dall'altra parte della stanza. Per un attimo vedendo l'ottone brillare al buio gli viene voglia di prenderlo e di suonarlo, non importa l'ora, sono solo le tre del mattino in fondo. Poi si sdraia, la sua sagoma illuminata solo dalle luci della città che filtrano attraverso le tende. Fumando guarda il soffitto che con quell'illuminazione ha assunto un colorino bluastro che ricorda un po' certi obitori dei vecchi film. La lucina della sigaretta sembra nel buio un vulcano in piena eruzione e lui incrocia gli occhi per osservarla, sbuffando anche un po'... (continua)