Visto che ora sono diventati tutti impegnati politicamente, grandi esperti di politica e società internazionale, tutti "belin cioè, c'ho ragggione solo io" io ABIURO. Fate un po' quello che volete, scannatevi, ammazzatevi, calpestatevi i piedi tra parenti. Finché farete tutti i sordi a destra, sinistra, centro, alto e basso, tutti saputelli (tutti che sanno come stanno davvero le cose, ovviamente), tutti "ah, io so che..."... "ho letto che.."..., tutti che inspiegabilmente conoscono una ventina di iracheni quando fino a qualche mese fa manco sapevano dove si trovasse l'Iraq, tutti improvvisamente sensibili al terrorismo perchè gli hanno toccato i compaesani (se muoiono americani e bambini israeliani chi se ne frega), tutti che fino a qualche giorno fa avrebbero messo un carabiniere al rogo urlando "carletto vive!", tutti che sono diventati esperti della storia d'Israele (sì..muahahahah), tutti che entrano nella testa di Bush come un coltello nel burro, tutti che conoscono i segreti dei servizi segreti (magari letti su indymedia, muahahahaha), tutti che corrono a manifestare con le bandierine perché "cioè, belin, ci devo troppo andare, che magari Gino porta la maria", tutti che seguono qualunque trasmissione di mediocre (quando non pessima) qualità sulla politica-attualità e si sentono grandi esperti, pronti a giudicare e a continuare a sostenere una certa idea che ormai sanno sbagliata perchè cambiarla sarebbe un punto dolente nel loro orgoglio, tutti che stanno dalla parte d'Israele solo perchè "è controcorrente e tanto alternativo" e che poi manco sanno che Arafat è egiziano e non palestinese, tutti che si iscrivono al partitino perchè fa figo avere la tessera nel portafoglio, tutti che odiano berlusconi e poi perdono tempo a fare blogs interamente dedicati a lui, tutti che improvvisamente diventano giornalisti e portavoce di qualcosa... Je m'enfiche. |
Aneddoti e riflessioni nel quotidiano mio e del mio alter ego a:
Revolutionäre Gedanken und Design Innovationen
Schöneberger StraÃe 5
10963 Berlin
Eravamo là, ora siamo qui.
I trasferimenti comportano scatoloni e disordine, ma anche nuove idee.
|
Un gradito omaggio dal caro Tato
Un altro omaggio, sempre dal Tato
So stay awake
Why the hell should I stay awake?
I looked your wall
Saw that old passport photograph
I look like I've just jumped the Berlin Wall
Berlin I love you
I'm starting to fade...
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Content © Dubh
jeudi, novembre 27, 2003
mardi, novembre 25, 2003
Oggi nel negozio di animali (puzzolente) mi perdo tra tre stupidi scaffali e per qualche secondo temo di non uscirne più viva. Inciampo in una gabbietta per furetti, rovescio il repellente per cani e gatti, sto mezz'ora a guardare i "divanetti" da gatto e gioco di nascosto con una pallina da strizzare. Guardo i pesci congelati nel banco frigo e dopo aver pensato: "chissà se sono gli stessi che danno a noi" esclamo da sola "uh!" ed esco dal negozio con tre sacchetti, uno dei quali pesantissimo per la sabbietta e mi ritrovo sul bus 17/, con un tragitto di mezza città da affrontare con pesi disumani e autobus stracolmi ai lati, in modo che ti impediscono di collocarti nella metà del bus, regolarmente vuota (che vedi da lontano come un miraggio, con un gomito della signora nella costola e una testata di quello dietro). E poi è possibile sopravvivere andando alla Coop due volte nell'arco di una giornata? Ci vado da almeno due anni e ancora non ho capito il criterio con il quale sistemano le cose. Georges Perec lo capirebbe, ma io no. E così perdo mezz'ora per cercare le gallette di riso soffiato (finite) e lo spruzzino per l'acqua (più o meno al primo o secondo scaffale entrando. L'ho capito quando l'avevo già girata tutta), tra turisti che devono prendere il traghetto, gruppi di 4 o 5 uomini di dubbio gusto e di sicura delinquenza, bambini in contemplazione delle scatole del cotechino, gente strana che fa gli agguati al mio carrello e famigliole che soppesano le bottiglie di vino, come se valesse la massa delle stesse. Poi TUMP! Mentre cerco senza speranza una data di scadenza dello stracchino gente che arriva all'improvviso urlandomi in un orecchio: "oh, ma ciao Dubh, come staiiiiiiiii?Da quanto tempo!" quando li ho visti 3 giorni prima e chiedono: "cosa ci fai qui?", come se andare alla Coop fosse un modo per andare a caccia di coccodrilli, fare la pizza o riordinare la collezione di farfalle della bisnonna. Ovviamente quando sei stracarica di sacchetti sul bus, in precario equilibrio con anziane signore che spingono per andare non si sa bene dove squilla regolarmente il cellulare, sommerso in fondo allo zaino, sotto bottiglie di bibite, flaconi vari, cartocci del latte eccetera. E quando scendi dal bus vedi il pullmino che parte ogni 40 minuti che se ne va sotto il tuo naso. E' a quel punto che pensi: "ma oggi non potevo starmene a casa?" E piove sulla spesa. |